Tattoo Settimo Milanese

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Approfondimento su Tattoo Settimo Milanese

Libera espressione
Da sempre i tatuaggi rappresentano una chiara espressione di ciò che attraverso simboli, scritte o disegni, decidiamo di incidere nella nostra pelle come marchio per la vita. Ciò che scegliamo di imprimere per sempre nel nostro corpo, assume una forte valenza e un rimando a un messaggio per noi importante, che vogliamo resti con noi nel tempo.
Che si tratti del nome di un figlio, di un genitore, di un qualcosa che ci faccia riportare alla mente un ricordo dolcissimo del passato o uno bruttissimo e appena affrontato, ma superato alla grande, i Tattoo Settimo Milanese restano sempre lì sull’epidermide a parlarci di noi.
Certamente c’è quella fetta di popolazione che vede i tatuaggi come semplice abbellimento del proprio corpo, scegliendoli quindi solo in base ad una preferenza estetica. In ogni caso, i Tattoo Settimo Milanese non sono lo specchio di un tempo recente e anzi hanno una lunghissima storia antica alle spalle.
Storia del tatuaggio
Fin dai tempi remoti i Tattoo Settimo Milanese venivano utilizzati per supportare un chiaro messaggio che veniva esposto sulla propria pelle del corpo per enunciarlo. I Greci ad esempio, usavano marcare con un tatuaggio le persone che venivano identificate come spie. I romani invece segnavano con un Tattoo Settimo Milanese tutte quelle persone che erano definite come criminali o schiavi, salvo poi utilizzarli successivamente in segno di ferocia contro il nemico.
Andando più avanti, danesi, sassoni e norvegesi, utilizzarono i tatuaggi come simbolo di tradizione familiare, imprimendo gli stemmi di famiglia sul proprio corpo. Nello stesso periodo in Giappone i tatuaggi erano sempre utilizzati per contrassegnare i criminali e soltanto anni dopo incominciarono a diventare una forma d’arte.
Nei primi anni del 1900 in America prese molto piede la moda dei Tattoo Settimo Milanese, che incominciò ad essere utilizzata anche in campo cosmetico per dare un po’ di rossore alle guance, per colorare le labbra e per disegnare una riga di eyeliner. Durante la prima guerra mondiale alcune immagini tatuate diventarono simbolo di coraggio, ma dopo la seconda guerra mondiale, i Tattoo Settimo Milanese furono nuovamente denigrarti poiché rimandavano alla delinquenza.
Nei giorni d’oggi farsi un tatuaggio è diventata quasi una moda e ha perso in qualche modo quella forte valenza sociale di un tempo.
Forma d’arte
Alcuni Tattoo Settimo Milanese possono essere considerati delle vere e proprie forme d’arte, poiché attuati con grande maestria da veri e propri artisti del settore. Molto spesso i tatuatori provengono da scuole d’arte e quindi hanno sempre avuto a che fare con il mondo del disegno e dell’estetica in genere.
Così come avviene per una tela, la pelle del corpo umano riesce a diventare una superficie perfetta per chi, con grande abilità, riesce a sfruttarne ogni centimetro andando a creare sfumature perfette e disegni precisi. Alcune tipologie di Tattoo Settimo Milanese riescono addirittura ad essere talmente tanto realistici, da voler quasi uscire tridimensionalmente dell’epidermide. Ovviamente non tutti i tatuatori hanno lo stesso grado di bravura e questo dipende anche molto dal fatto che con il passare degli anni e soprattutto recentemente, i Tattoo Settimo Milanese sono diventati molto in voga anche tra quelli a cui non importa molto del fattore artistico.
Per creare delle tipologie di tatuaggi semplici non serve infatti avere una grandissima dote e molte sono le persone che si improvvisano ogni giorno come tatuatori. Sono dunque in pochi quelli che ancora oggi vedono nei tatuaggi l’opportunità di imprimersi un pezzo d’arte, e molte invece quelle che ne sono attratte soltanto per moda.
No pain no gain
Fortunatamente però ci sono ancora varie persone che vedono nel Tattoo Settimo Milanese l’opportunità di poter incidere nel proprio corpo un rimando importante alla propria vita. L’espressione “no pain no gain” che letteralmente vuol dire “nessun dolore, nessun guadagno”, sta a significare che non vi è risultato senza sacrificio.
Il dolore che si prova quando ci si tatua qualcosa, varia molto in base alla propria soglia di sopportazione e anche se si potrebbero utilizzare degli spray per non sentire nulla, l’intera esperienza poi perderebbe molto di significato. Infatti, il dolore causato dagli aghi che entrano nella nostra epidermide rilasciando inchiostro, ha una forte valenza psicologica.
La “sofferenza” ottenuta da questa pratica è parte stessa dell’intera esperienza e andrà anch’essa ad imprimersi per tutta la vita nella nostra mente, così come il Tattoo Settimo Milanese scelto farà nel nostro corpo. Ecco quindi che no pain no gain diventa il motto di chi sceglie di vivere questo momento fino in fondo.
Tatuarsi
Quando decidiamo di farci un tatuaggio, non siamo realmente consci di quello che accade alla nostra epidermide e come avviene tutto il procedimento. Prima di tutto il tatuatore andrà a rasare la parte interessata, in modo tale da assicurarsi che la zona scelta per il Tattoo Settimo Milanese sia priva di peluria e quindi pronta per essere incisa.
Successivamente sarà la volta dell’apertura del nuovo inchiostro e dei nuovi aghi, che sono ovviamente chiusi in confezioni mono e sterili per evitare eventuali infezioni. Nel momento dell’incisione, gli aghi penetrano nel primo strato dell’epidermide inserendo quantità di inchiostro tali da rimanere impresse per sempre. Incidendo la pelle, questi aghi ovviamente creano delle micro ferite che sanguinano e che quindi sono particolarmente esposte, specialmente una volta terminato il tatuaggio, ad infezioni batteriche.
È quindi molto importante che una volta portato a termine il disegno scelto, questo non venga esposto ad agenti esterni per almeno un paio d’ore.
Prezzi
I prezzi per la realizzazione di un tatuaggio variano molto in base alla grandezza del Tattoo Settimo Milanese in questione. Se ad esempio scegliamo un disegno o una scritta molto piccola e poco lavorata, potrà essere richiesta una cifra che si aggira intorno alle 60 euro, in cui verrà compreso il prezzo dell’inchiostro, degli aghi, e del lavoro del tatuatore.
Maggiore sarà la superficie da tatuare, più elevato sarà il prezzo del lavoro finito. Inoltre, bisognerà anche aggiungere a questa somma, la successiva spesa che dovrà essere fatta per comprare una pomata idratante e lenitiva adatta a curare il tatuaggio. Infatti, per i successivi 20 giorni circa, questo dovrà essere costantemente idratato almeno quattro volte al giorno, per evitare che si secchi troppo e che la guarigione non avvenga in maniera adeguata.

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