Sempre più gente in tutto il mondo decide di farsi tatuare disegni, scritte o quant’altro, per un puro motivo estetico o per imprimere nella propria pelle ricordi che si vogliono mantenere indelebili nel tempo. Qualsiasi sia la scelta per cui si decide di voler fare un tatuaggio, si è coscienti che si tratta di incidere disegni che potrebbero rimanere intatti per tutta la vita. Probabilmente i tatuaggi a colori sono tra i più selezionati, ed esteticamente sono sicuramente un po’ più visibili e anche forse più particolari rispetto a quelli in bianco e nero. In realtà non esiste un solo tipo e stile di tatuaggio che si può realizzare, ma le alternative sono davvero tante e per tutti i gusti. Esistono ad esempio quelli old school, che sono molto famosi e anche caratteristici perché sono realizzati con colori piatti e poco sfumati. Solitamente questo stile si lega a disegni come sirene, rose, cuori e tutto ciò che è il mondo sailor. Un altro stile però che sta andando moltissimo soprattutto negli ultimi anni e che è proprio adatto per giocare con i colori è quello watercolor. Si tratta di una tipologia che va ad ispirarsi alla tecnica pittorica ad acquerello. Questi sono dunque molto sfumati e con linee morbide e i colori sono tenui. Il risultato è davvero impressionante, perché sembra quasi che la pelle tatuata sia dipinta. Ma sono davvero tanti gli stili che si possono scegliere e di cui ci si può informare direttamente sul web.
I divieti riguardo l’uso dei colori
Dal 4 gennaio del 2022 nel nostro paese e nel resto dell’Unione Europea è stato attuato un cambio di regole che riguarda la produzione proprio di colori utilizzati per i tatuaggi. Se all’inizio si era diffusa addirittura una falsa notizia in cui si parlava di divieto assoluto dell’uso di colori, le informazioni si sono fatte via via molto più chiare a riguardo. In realtà non c’è nessun divieto per la produzione di tatuaggi di questo tipo. Il regolamento nuovo europeo infatti semplicemente prevede il fatto che alcune sostanze debbano essere sostituite con altre un po’ più biocompatibili e dunque maggiormente ottime per la pelle, o che alcuni inchiostri siano limitati nel loro utilizzo e nella loro quantità. Sostanzialmente dunque al cliente che decide di farsi un tatuaggio non cambia niente, mentre per i tatuatori ovviamente c’è l’obbligo di rispettare le nuove regole. Sono stati dunque sostituiti tutti i pigmenti che avevano dei componenti che si è deciso di togliere dal commercio. A quanto pare si è scoperto che alcuni inchiostri potevano provocare sostanzialmente delle irritazioni della pelle o addirittura avere dei componenti ritenuti cancerogeni. In particolare le problematiche maggiori le avevano le tonalità del blu e del verde, per cui si è reso necessario la loro completa sostituzione con quelli biocompatibili. Per tutti gli appassionati della tipologia di tatuaggi colorati dunque sostanzialmente non c’è alcun problema o divieto, e continuano a poter essere tranquillamente scelti per farsi imprimere per sempre disegni o altro nella propria pelle.
Link Utili:
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Etimologia della parola Tatuaggio (Wikipedia)
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